Dal 1° luglio 2021 è ufficialmente consentito lo svolgimento di convegni e congressi in presenza, dopo un anno e mezzo di stop quasi totale a causa del Covid-19. Con l’abbassamento dell’indice dei contagi e l’avanzare della campagna vaccinale stiamo pian piano ritornando alla normalità, pur consapevoli di dover ancora convivere con il virus e le sue varianti.
Gli eventi ripartono con grande entusiasmo. Molti gli eventi scientifici e istituzionali, oltre che corporate e privati che sono ufficialmente ripresi.
Gli eventi durante la pandemia
Il settore degli eventi è stato duramente colpito dalla pandemia. Eventi e congressi sono state le prime manifestazioni a subire un arresto e le ultime ad essere nuovamente consentite. Il periodo pandemico ha visto però l’affermarsi degli eventi digitali e virtuali.
Sono moltissimi i congressi e le fiere internazionali migrati su piattaforme per eventi digitali. La pandemia ha imposto un’accelerazione digitale e tecnologica al settore, portando organizzatori e fruitore ad assumere sempre maggiore dimestichezza con i nuovi strumenti di videoconferenza, streaming e piattaforme di network.
I numerosi vantaggi intrinseci all’organizzazione di eventi digitali fanno sì che questa tendenza continui. Non solo nei momenti di incertezza, in cui è complicato prevedere con largo anticipo possibili restrizioni e cambiamenti, ma anche in tempi normali. Si tratta di un trend in crescita che si affermerà sempre più nel mondo della meeting industry.
Tuttavia la voglia di rincontrarsi e di riprendere una vita normale è molto forte, sia nei contesti associativi e scientifici, che in ambito corporate.
Gli eventi ripartono: la ripresa degli eventi residenziali
In principio sono stati matrimoni e cerimonie ad aprire la strada alla ripartenza degli eventi. Dal 1° luglio poi anche i congressi sono nuovamente consentiti, seppur con alcuni accorgimenti.
Dalla capienza ridotta delle sale, all’obbligo di distanziamento e uso della mascherina, dalla sanificazione degli spazi e degli oggetti, alla previsione di percorsi differenziati in entrata ed uscita. Anche per lo svolgimento dei servizi di catering vanno seguite specifiche direttive. Vanno evitati il passaggio di materiali e gli assembramenti, in particolare in occasione delle operazioni di check in, di distribuzione dei kit congressuali e delle poster session.
Per queste e altre operazioni, ancora una volta, è la tecnologia ad andare incontro alle nuove esigenze dell’organizzatore di eventi. Check in automatizzati e poster session virtuali sono un’ottima alternativa alle modalità tradizionali.
Un’importante novità è l’introduzione dell’obbligo di Green Pass per l’accesso agli spazi congressuali. Come per gran parte delle attività al chiuso, anche per i congressi è necessario mostrare la certificazione verde per accedere ai lavori.
Il futuro è ibrido
La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione delle attività quotidiane. Ed è assolutamente plausibile che abbia segnato un passo da cui non si tornerà indietro.
Basti pensare allo smart working, strumento di lavoro flessibile tuttora apprezzato e utilizzato da grandi aziende e multinazionali, che ne vedono i vantaggi su larga scala. Anche il mondo degli eventi si è adeguato ai tempi pandemici, adottando modalità di svolgimento che continueranno ad esistere anche in tempi di ritrovata normalità e libertà.
Se da un lato i vantaggi degli eventi digitali sono notevoli, il potere comunicativo e di engagement degli eventi residenziali è nettamente superiore. Per questo motivo la tendenza per gli eventi che ripartono nel post pandemia è ibrida.
L’evento residenziale, nel suo svolgimento tradizionale si apre al digitale, attraverso sistemi di videocomunicazione e streaming. In questo modo si consente l’interazione e la partecipazione a chi per motivi di restrizione, di salute, di tempo e budget, o per scelte ambientaliste, non può spostarsi per raggiungere una location fisica.
Attraverso la modalità ibrida si dà la possibilità di partecipazione ad un’audience più vasta e variegata. Pensiamo ai giovani ricercatori, che con budget ridotti possono comunque interagire con relatori di spicco, o a manager di aziende, che possono portare il proprio contributo ad eventi corporate e istituzionali senza dover stravolgere eccessivamente le proprie agende.
Per questo e molti altri motivi molte associazioni scientifiche, istituzioni e aziende si orientano verso la modalità ibrida anche nella programmazione a lungo termine degli eventi, segno che i tempi stanno cambiando, più velocemente di quel che pensiamo.