Una delle ultime tendenze in fatto di viaggi e turismo: il turismo esperienziale riguarda sempre di più viaggiatori consapevoli
“Il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina”, asseriva Sant’Agostino. Viaggiare non è solo un modo per staccare dal quotidiano o un semplice hobby, è molto di più. Infatti è il modo migliore per scoprire il mondo e se stessi, per crescere e confrontarsi con la diversità, avvicinarsi a culture nuove e sconosciute.
Il mondo del MICE muove grandi masse di persone, che attraversano il globo per motivi di studio o di lavoro. A volte si tratta di soggiorni brevi, toccate e fuga, durante le quali non sempre si ha la possibilità di approfondire la cultura del posto e di scoprire le attrazioni locali.
Ma anche chi si sposta per motivi di lavoro cerca nelle proprie mete un’esperienza, più che un semplice ricordo. Compito di meeting planner e PCO è quello di selezionare delle destinazioni accattivanti, che uniscano la comodità ad un buon ventaglio di proposte di intrattenimento.
Turismo esperienziale vs turismo di massa
Nel passaggio da turismo di massa a turismo esperienziale il viaggiatore assume sempre maggiore risalto.
Il turista esperienziale desidera avere un ruolo attivo nell’esperienza di viaggio: non assiste passivamente ad una visita, ma approfondisce la propria relazione con il luogo attraverso attività coinvolgenti.
Per questo motivo il turismo esperienziale rende il viaggiatore il vero protagonista. Questo genere di viaggiatori predilige spesso mete meno conosciute, fuori dai circuiti del turismo di massa, in cui poter costruire anche da soli la propria esperienza di viaggio, in base ai propri gusti e preferenze.
Per intercettare questo nuovo trend occorre, da parte degli operatori, saper individuare contesti autentici e attraenti, costruire strategie di marketing efficaci, ad esempio attraverso lo storytelling.
Un altro aspetto molto importante per questo trend è il rapporto con le tradizioni e la popolazione locale: più un contesto sarà autentico più sarà in grado di generare affezione ed emozioni in chi lo attraversa per la prima volta.
Proposte per un turismo esperienziale a Napoli e dintorni
Napoli e la Campania si prestano particolarmente al nuovo trend del turismo esperienziale. Non solo paesaggi mozzafiato, luoghi ricchi di storia e di cultura: Napoli e la Campania offrono moltissime possibilità, anche dal punto di vista del patrimonio immateriale. Pensiamo ad esempio alla dieta mediterranea, alla musica, alle tradizioni popolari dell’entroterra.
Oltre le mete conosciute ed imperdibili, come il centro storico, i musei di rilevanza internazionale, come il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale, o il Museo Madre, Napoli è la città in cui la tradizione e il folklore rivivono ad ogni angolo di strada. L’apertura ed espansività dei suoi abitanti poi, arricchisce la visita dal punto di vista umano.
Se pensiamo poi all’entroterra campano, al patrimonio rurale, troviamo mete tutte da scoprire, dove lo stile di vita slow, i paesaggi rurali e l’enogastronomia offrono al viaggiatore esperienze autentiche.
Ma vediamo alcune idee per un turismo esperienziale a Napoli e nel suo circondario.
Uno dei punti forti della nostra regione è sicuramente l’enogastronomia.
Un tour tra i vitigni irpini, con visita alle cantine e degustazione delle eccellenze lascerà i viaggiatori inebriati.
Tante le proposte di cooking class, dalla pizza al caffè, per rendere il viaggiatore davvero protagonista. Preparare una pietanza, scoprire l’origine degli ingredienti, le storie che stanno dietro ad un semplice alimento è un modo per approfondire la conoscenza del territorio.
Una visita ai caseifici e alle tenute dove nascono prelibatezze come la mozzarella di bufala, è un’attrazione per viaggiatori di tutte le età.
La scoperta del territorio può avvenire anche da punti di vista inusuali, con esperienze di trekking ed escursioni.
Vedere Napoli dal mare, magari a bordo di un kayak, è un’emozione unica. Ugualmente visitare la Costiera Amalfitanaattraverso i suoi suggestivi sentieri, con gli scorci a picco sul mare, il profumo dei limoni, fermarsi a chiacchierare con i pastori che spesso si possono incontrare lungo il cammino, è un modo unico ed indimenticabile per scoprire uno dei luoghi più belli al mondo.
E ancora, cicloturismo, escursioni negli splendidi Campi Flegrei, visite private in atelier di artisti e botteghe artigiane: quello campano è un territorio tutto da scoprire e dall’enorme potenziale.